Metalimaging

Da oltre 20 anni ci occupiamo di studiare gli effetti sulla salute legati alla presenza nell’ambiente di metalli, come piombo e manganese. Negli anni ’80 i nostri studi si sono concentrati sui lavoratori delle industrie delle ferroleghe della provincia bresciana, un’area da molti decenni tra le più industrializzate al mondo, sede di molti impianti siderurgici e di ferro-leghe. Dal 2006 indaghiamo gli effetti dell’esposizione ambientale a metalli anche su bambini, adolescenti e anziani, grazie al progetto PHIME (finanziato dall’Unione Europea prima e poi con fondi degli Stati Uniti - National Institute of Environmental Health Sciences).

Cosa sappiamo oggi sugli effetti dell’esposizione ambientale ai metalli

Dall’analisi complessiva dei dati raccolti è stata dimostrata una correlazione tra esposizione a piombo e presenza di alterazioni cognitive, ed una correlazione tra esposizione a manganese ed alterazioni delle funzioni motorie ed olfattiv e. Inoltre nei soggetti maggiormente esposti a metalli è stato registrato un aumento dei disturbi respiratori, quali l’asma bronchiale. Questi risultati hanno consentito di ottenere finanziamenti per nuove indagini con strumenti più sofisticati e precisi.

Il progetto PHIME Metalimaging

L’obiettivo dello studio è valutare nuovamente un gruppo di ragazzi che nel 2007-2011 ha preso parte allo studio PHIME per approfondire il ruolo dell’esposizione a metalli nello sviluppo del sistema nervoso con due nuove valutazioni:

l’analisi dei metalli contenuti nel dente da latte che era stato consegnato nel 2006
l’osservazione del funzionamento del cervello con un esame di risonanza magnetica di ultima generazione.

Partecipanti

I soggetti dello studio sono 240 adolescenti oggi di età compresa tra 15 e 22 anni, nati e cresciuti in provincia di Brescia.

Obiettivi

Lo studio permetterà di conoscere eventuali alterazioni relazionabili all’esposizione a fattori ambientali in fase precoce, adottare misure di prevenzione collettiva in grado di garantire il ritorno alla normalità o impedire l’aggravamento di stati patologici indipendenti dall’esposizione ad inquinanti.

Questa sezione è riservata ai soggetti che partecipano allo studio PHIME Metalimaging. Si tratta di 240 ragazzi oggi di età compresa tra i 15 e i 22 anni, che sono state selezionate tra coloro che hanno preso parte allo studio PHIME nel 2007-2011 e avevano consegnato al gruppo di ricerca un dentino da latte. Se hai partecipato allo studio PHIME nel 2007-2011 e hai conservato un dentino da latte ma non sei stato chiamato a partecipare a questa nuova fase dello studio ti preghiamo di contattarci il prima possibile perché potresti rientrare nel campione PHIME Metalimaging e dare così un fondamentale contributo alla prosecuzione della ricerca.

I partecipanti saranno sottoposti ai seguenti esami diagnostici/test:

Test neurocomportamentali e questionari per approfondire alcuni processi cognitivi Tempo totale stimato: circa 3 ore
Esame di risonanza magnetica funzionale Tempo totale stimato: 75 minuti
Prelievo di campioni biologici: sangue, urina, saliva, capelli e unghie. I campioni sono raccolti da personale sanitario esperto Tempo totale stimato: 30 minuti

I minori devono essere accompagnati dai genitori. Tutte le prove saranno seguite dai nostri ricercatori presso la Neuroradiologia dell’Asst degli Spedali Civili di Brescia.

Contatti utili per informazioni o chiarimenti

email metalimaging@unibs.it
Numero verde gratuito 800 629522

Responsabili della ricerca

Prof. Roberto Lucchini: roberto.lucchini@unibs.it
Prof.ssa Donatella Placidi: donatella.placidi@unibs.it
Prof. Roberto Gasparotti: roberto.gasparotti@unibs.it (risonanza magnetica funzionale)

obiettivi del progetto

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisci elit, sed eiusmod tempor incidunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur

soggetti coinvolti

aree geografiche

fasi di realizzazione

risultati raggiunti

obiettivi del progetto

Il gruppo di ricerca è composto da ricercatori dell’Università di Brescia (medici del lavoro, neuroradiologi, psicologi, ingegneri chimici e dell’ambiente, fisici sanitari), affiancati da altri ricercatori di alcune università estere (Mount Sinai School of Medicine, USA, University of California Santa Cruz, USA, Harvard School of Medicine, USA, University of Lund, Svezia). I risultati già raggiunti ci hanno indotto a proseguire la ricerca aggiungendo nuove indagini.
Responsabile del progetto: Roberto Lucchini